Carla Lucchini: dal Brasile a Cagliari inseguendo un sogno

Dopo le soddisfazioni ottenute in Brasile, Carla Lucchini è stata tra le protagoniste della promozione in A2 in maglia Virtus Cagliari.
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Classe 1995, all’anagrafe Carla Patricia Silva Lucchini, la guardia di grande esperienza della Virtus Cagliari ha partecipato alla realizzazione di un sogno. Ha sempre vissuto in Brasile, poi l’approdo a Cagliari: da 3 anni inseguiva insieme alle sue compagne l’ambizione di riportare la Virtus in serie A2. E così è avvenuto. La società di via Pessagno sarà, insieme al San Salvatore Selargius, la squadra che rappresenterà la Sardegna nel campionato di serie A2 femminile 2024/25.

Ormai la Sardegna è per lei una seconda casa, non a caso nelle sue vene scorre anche sangue italiano; infatti i suoi avi sono originari di Magnacavallo, in provincia di Mantova. Ecco quanto emerso dalla nostra chiacchierata!

Quando è nata la passione per la pallacanestro e come mai ti sei avvicinata a questo sport?

Ho iniziato a praticare sport quando avevo 6/7 anni, infatti vicino a casa mia c’era un centro multisport dove, dopo la scuola, praticavo tante discipline diverse come calcio a 5, nuoto, pallamano, ginnastica artistica e basket. Mi piacevano tutti ed ero molto brava in ciascuno sport, ma una professoressa mi disse che ero maggiormente portata per la pallacanestro, perciò verso gli 8 anni ho fatto il provino per poter entrare nella squadra della mia città, Divino, che era parte della scuola chiamata Divino Salvador. Lì è avvenuta tutta la mia formazione, infatti ho disputato tutti i campionati giovanili nella città di Jundiaí, fino ai 19 anni.

Viste le tue origini italiane, eri già stata nel nostro Paese prima dell’approdo alla Virtus?

Sono venuta in Italia solo una volta per disputare un’amichevole con la Nazionale del Brasile nella città di Caorle, vicino Venezia, in vista del Mondiale Under 17.

Nella tua famiglia c’è qualcuno con un passato cestistico?

No, i miei genitori non hanno mai giocato a pallacanestro, ma mi hanno sempre spronato a fare sport. È stata una cara amica di famiglia che, appassionata al mondo della palla a spicchi, mi ha spinto a fare le selezioni per entrare nella squadra di basket della mia città.

Qual è il ricordo cestistico migliore che hai degli anni trascorsi in Brasile?

Il ricordo più bello è senza dubbio la prima convocazione in Nazionale Under 15 perché è stata la coronazione di un sogno. Inoltre l’allenatrice (Janeth Arcain) era per me un vero e proprio idolo, per cui non potevo desiderare di meglio!

Quando sei arrivata in Sardegna, quanto è stato difficile ambientarsi in una nuova realtà lontano dalla tua famiglia? Come sei stata accolta alla Virtus?

Io sono andata via da casa mia quando avevo 21 anni, quindi stare lontano dalla mia famiglia non è stato un problema; è stato più complicato vivere in un continente diverso a causa del fuso orario. Inizialmente ho avuto difficoltà anche con la lingua, infatti con le compagne parlavo solo in inglese; col tempo ho iniziato a studiare e ho trovato molto simili l’italiano e il portoghese. Appena ho familiarizzato con la lingua, mi sono sentita ancor più integrata nel gruppo e devo dire che le ragazze del primo anno che tutt’ora giocano con me sono state veramente meravigliose. Non mi sarei mai aspettata tanto calore da parte dello staff e della società, che mi hanno accolta e fatto sentire sempre a casa.

Foto di Andrea Chiaramida.

In questi 3 anni siete sempre arrivate alle fasi nazionali per provare a salire in A2. Quali sono le differenze che noti tra il basket sardo e quello della Penisola?

Secondo me, durante il campionato ci scontriamo con poche squadre, più o meno dello stesso livello, perciò non siamo abituate a “sbatterci” in partite punto a punto. Inoltre la fisicità è molto diversa, perché purtroppo qui in Sardegna l’altezza media delle giocatrici non è elevata. Ne abbiamo avuto la conferma giocando contro Pontevico, una squadra con giocatrici alte anche 1.90 e con un fisico imponente. Questo è ciò che ci penalizza un po’!

Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Resterai in Sardegna visto che stai studiando a Cagliari?

Vorrei continuare a giocare in Sardegna, ora che studio all’Università di Cagliari e che sono stati convalidati gli esami dati in Brasile. Mi piacerebbe proseguire alla Virtus e vorrei stabilire la mia vita in quest’isola.

 

Ilaria Mura