Ci sono imprese che si raccontano con le statistiche. E poi ci sono storie che si sentono dentro, sotto pelle, perché parlano di identità, orgoglio e legami che vanno oltre la pallacanestro. La stagione dell’Innovyou Sennori è entrambe le cose. È numeri da capogiro, certo, ma anche emozione pura, una sinfonia corale che parte dal parquet e risuona nei cuori di un intero paese.
20 vittorie su 20 partite. 40 punti. Un cammino perfetto. Un primato che resterà.
UNA STAGIONE DA INCORNICIARE
Si è chiusa così, la regular season più bella nella storia del club. E non è retorica, è realtà. L’Innovyou Sennori si è presa tutto: il primo posto in classifica, l’imbattibilità, l’ammirazione di un campionato intero. Lo ha fatto con la forza di chi lavora con metodo, passione e umiltà. Ma soprattutto lo ha fatto senza mai perdere il sorriso, senza mai smettere di essere una famiglia.
Un’impresa costruita con pazienza, giorno dopo giorno. Con l’identità chiara di chi sei e con la voglia ostinata di diventare ciò che meriti. Questa squadra ha saputo affrontare ogni ostacolo senza mai snaturarsi, mettendo in campo una pallacanestro bella, efficace e vera. Una pallacanestro che nasce dal collettivo, che non cerca eroi, ma valorizza ogni singolo ingranaggio. Perché è proprio questa la vera chiave: un gruppo di amici che si conosce da una vita, unito alla guida di una società fatta anch’essa di amici di sempre, cresciuti fianco a fianco, dentro e fuori dal campo. In campo si riconosce l’anima di chi ha messo radici forti: coach Gabriele Piras, classe ’96, tecnico giovane ma già profondo, preparato, rispettato; Enrico “Chicco” Merella, anche lui ’96, capitano e cuore pulsante del progetto; Paolo Marreu, classe ’97, colonna difensiva e simbolo silenzioso di dedizione. Ci sono sempre stati, fin dall’inizio, quando tutto cominciava sui campi della promozione, e sono cresciuti insieme a questa squadra come si cresce con un fratello accanto.
Quella che è nata è una sinergia rara: giocatori e dirigenti uniti da qualcosa che va ben oltre il risultato. È un modo di stare insieme, di sentirsi parte di qualcosa di più grande, di costruire un’identità forte, riconoscibile, autentica. Qui non si firma un contratto: si sceglie una famiglia.
UNA SOCIETÀ CHE SA GUARDARE LONTANO
Il merito di tutto questo non può che partire dalla società. Una dirigenza che ha saputo camminare con equilibrio e visione, scegliendo sempre la via più giusta, anche quando non era la più facile. C’è coerenza, organizzazione, passione e competenza. Ma soprattutto c’è un affetto vero per ciò che si fa. Ognuno ha il suo compito, nessuno è di troppo, lavorando con la stessa passione. È una comunità in movimento, dove ogni tassello sa di essere fondamentale.
LA GENTE, IL RIFLESSO DI TUTTO
E intorno a questa struttura, si è costruita una tifoseria che ha il volto dell’appartenenza. Non è solo il paese di Sennori a stringersi intorno alla squadra: sono volti, storie, famiglie, ragazzi e ragazze che seguono ovunque, che vivono ogni partita come un rito collettivo. In casa, un boato che scuote il parquet. In trasferta, una presenza che emoziona. È un legame che si alimenta nel tempo, che unisce generazioni, che cresce partita dopo partita. La Innovyou ha creato un senso di comunità che va oltre il parquet. Chi ama questa squadra, si riconosce in qualcosa che gli somiglia.
ORA I PLAYOFF: IL TEMPO DELLA VERITÀ
Chiusa la regular season, ora si apre la fase più intensa dell’anno. I playoff. Il momento in cui i sogni si giocano su ogni possesso, dove conta ogni scelta, ogni rimbalzo, ogni sguardo.
L’Innovyou ci arriva con tutto ciò che serve: il cuore, la testa, e soprattutto il legame umano che ha sempre fatto la differenza. Con la memoria viva dello spareggio dell’anno scorso contro la Dinamo Gorizia, che ha insegnato molto più di quanto abbia tolto. E con l’energia di chi sa che, qualunque sia il risultato, il cammino ha già scolpito una pagina che resterà nella storia. Perché a Sennori non si gioca per apparire. Si gioca per rappresentare. E oggi, questo gruppo, questa società, rappresentano qualcosa di grande.
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La pallacanestro Sennori non è solo una squadra. È un’idea. È un sentimento condiviso. È la
dimostrazione che l’amicizia, quando si unisce alla passione, può diventare qualcosa di eterno.
di Fabrizio Cresci
Foto di Mario Marongiu